Perchè ci si saluta camminando in montagna?

Questa è la domanda che mi sono fatto dopo una lunga camminata lungo i sentieri di Monte Pellegrino (la montagna che sovrasta Palermo), durante la quale ho incontrato diverse persone che come me stavano facendo trekking, e dalle quali ho sempre ricevuto un saluto sincero, condito da un sorriso.

Il mio stupore viene dall’esperienza quotidiana che vivo in città, dove difficilmente una persona sconosciuta ti saluta per strada; tra uno sguardo fisso sul cellulare e gli assillanti pensieri del “dovere fare”, spesso, si perde quello che ci circonda, persone comprese.

Ecco la risposta che mi sono dato:

IL BOSCO È LA MIA CHIESA
(breve riflessione sulla Natura)

Ho sempre avuto un rapporto speciale con la Natura, in Lei spesso mi sono rifugiato, quando le risposte tardavano ad arrivare e gli esseri umani erano troppo distanti dalla mia sensibilità.

Spesso mi sono ritrovato a guardare il mare e cercare conforto nelle sue onde che raggiungevano i miei pensieri lungo la riva. Il suo moto distratto rispecchiava il mio stato d’animo, e nella sua immensità riuscivo a perdermi per qualche istante, sentendomi parte di esso; io, una piccola parte, e piccoli si facevano i miei pensieri.

Camminando lungo i boschi, ascoltando il suono dei miei passi, circondato da un mondo che vive nonostante l’uomo, mi sono sentito profondamente solo, ma nello stesso tempo, mi sono sentito sinceramente accolto, protetto dallo scorrere del tempo e dai pensieri che tacevano dinanzi a questo sacro silenzio.

La Natura mi aiuta a percepire la mia vita, nella sua unicità. Riesco a sentirmi vivo quando abbandono i pensieri da uomo, e accolgo, con tutti i miei sensi, l’istante che mi circonda.

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